sabato 22 dicembre 2007

Il catalogo dei medici

Leggendo la Repubblica di ieri ho trovato questo articolo che potrebbe essere interessante per noi futuri medici, anche se abbiamo ancora molta strada da fare prima di poter pensare alle specializzazioni!

In Italia ci sono troppi cardiologi e pochi anestesisti, ogni Regione ha le sue anomalie: le specializzazioni ai raggi X
Cardiologi? In abbondanza. Gastroenterologi? Certo non mancano. Radiologi? In sofferenza. Anestesisti? Beato chi l’ha visti Quella delle specializzazioni mediche sul territorio nazionale è una fotografia sfocata e slegata dal fabbisogno dei cittadini. Un vestito d'Arlecchino: tante pezze colorate sparse casualmente per il Paese. E in futuro potrebbe andare anche peggio: camici bianchi importati in massa dall'estero. A lanciare l'allarme è Amedeo Bianco, presidente Fnomceo: "Oggi dagli ospedali italiani esce il doppio dei medici di quanti entrano in servizio".
La "Federazione nazionale degli ordini dei medici" offre una panoramica verosimile degli iscritti agli ordini provinciali (aggiornata a marzo 2007). Premesso che i medici non hanno l’obbligo di comunicare la propria specializzazione e che alcuni di essi ne hanno più di una, quello che senz'altro emerge è una distribuzione territoriale fortemente disomogenea, Qualche esempio: i gastroenterologi sono 670 in Lombardia (con una popolazione di oltre 9 milioni di abitanti), 383 in Campania (su circa 6 milioni di residenti) e ben 1.141 nel Lazio (per poco più di 5 milioni di abitanti).
E ancora: i radiologi sono 778 in Lombardia, 735 in Campania e raggiungono il loro record (916) sempre nel Lazio. Non solo. Il Lazio batte tutti anche in ginecologia e ostetricia (con 300 specializzati in più della Lombardia).
Perché tali anomalie? "L'accesso alle specializzazioni - spiega Amedeo Bianco - avviene in base a due determinanti: la vocazione personale dell'aspirante medico e le capacità delle singole università". Insomma, oggi se uno vuole fare il cardiologo deve solo sperare di trovare un posto libero in facoltà e poi il gioco è fatto. "Il problema – ammette Bianco – è che questa dinamica rimane scollegata dal fabbisogno reale di medici sul territorio. Non per niente le specializzazioni sono più numerose, là dove ci sono gli atenei più grandi", e non dove ce n'è davvero bisogno. Accade così che "oggi sono in sofferenza i radiologi e gli anestesisti (i più gravati da turni faticosi e da rischi alla salute, ndr), mentre certo non mancano gli specializzati in gastroenterologia". Il problema ha un nome: "Modello organizzativo" . "Se per esempio - prosegue Bianco - si innalza l’età pediatrica fino a 16 o 18 anni, è chiaro che il numero di pediatri risulterebbero insufficiente; così come se si decidesse che ogni ambulanza deve avere a bordo un anestesista".
Va dunque razionalizzato il modello organizzativo del Servizio sanitario nazionale, "altrimenti il sistema rimarrà sempre a macchia di leopardo".
Ma uscire dalla "logiche frammentate" non basta: occorre anche una programmazione a lungo termine dei fabbisogni del Servizio sanitario nazionale. "Se serve un radiologo in più – spiega Bianco - lo devo preventivare con almeno sette anni d'anticipo, tenendo conto dei tempi della sua formazione". Insomma, senza programmazione non si va lontano.
"Questo porta a situazioni assurde – conferma Aldo Santese della Cgil-Medici - con specializzazioni troppo scelte e dunque a rischio di disoccupazione ed altre invece con carenze d’organico". Quali? Sempre le stesse: "Radiologia e, soprattutto, anestesia: le meno ambite perché rischiose e sottoposte a turni massacranti". Urgente diventa allora una politica di seria programmazione dei fabbisogni. "Bisogna uscire dalla logica autoreferenziale - sostiene Santese - decidendo in anticipo le specializzazioni da incentivare".
E in tal senso sembrano finalmente muoversi i ministeri dell’Università e della Salute, con il decreto (emanato lo scorso settembre) di determinazione del numero di medici da formare nelle Scuole di specializzazione nell'anno accademico 2007/ 08. Quanti? In totale 7.460, con le maggiori richieste proprio tra gli anestesisti (880 posti) e i radiologi (500).
Peraltro uscire dalla "politica cieca delle specializzazioni" è ormai una necessità: in futuro infatti potremmo essere costretti a dover importare in massa camici bianchi dall'estero. "Se oggi guardiamo all'andamento delle iscrizioni alle facoltà di Medicina (28.077 matricole l’anno scorso, nrd) e lo confrontiamo con quello dei pensionamenti - avverte Bianco, presidente Fnomceo - arriveremo a breve a una carenza di medici in Italia. Nei prossimi anni, infatti, ne usciranno il doppio di quanti ne entreranno, portando il nostro Paese nella situazione di Spagna e Gran Bretagna, che già oggi devono fare "campagna acquisti" all'estero".
VLADIMIRO
POLCHI

giovedì 6 dicembre 2007

COME SIAMO STRANI!!

TI RENDI CONTO DI VIVERE NEL 2007 QUANDO...
1. Per sbaglio inserisci la password nel microonde.
2. Sono anni che non giochi a solitario con carte vere.
3. Hai una lista di 15 numeri di telefono per contattare i tuoi 5 familiari.
4. Mandi e-mail alla persona che lavora al tavolo accanto al tuo.
5. Il motivo per cui non ti tieni in contatto con i tuoi amici e familiari è che non hanno indirizzi e-mail.
6. Rimani in macchina e col cellulare chiami a casa per vedere se c'è qualcuno che ti aiuta a portare dentro la spesa...
7. Ogni spot in tv ha un sito web scritto in un angolo dello schermo.
8. Uscire di casa senza cellulare, cosa che ha i tranquillamente fatto per i primi 20, 30 (o 60) anni della tua vita, ora ti crea il panico ti fa tornare indietro per prenderlo.
10. Ti alzi al mattino e ti metti al computer ancora prima di prendere il caffè.
11. Cominci ad arrovellarti il cervello alla ricerca di modi per sorridere. : ) :o) :> :-> :D
12. Mentre leggi tutto questo ridi e fai Sì con la testa.
13. Sei troppo occupato per accorgerti che su questa lista manca il punto 9.
14. E ora sei tornato indietro per vedere se davvero manca il punto 9.
..... E ORA STAI RIDENDO DA SOLO....

venerdì 30 novembre 2007

LIGABUE - NIENTE PAURA


A parte che gli anni passano per non ripassare più


E il cielo promette di tutto ma resta nascosto lì dietro il suo blu


Ed anche le donne passano qualcuna anche per di qua


Qualcuna ci ha messo un minuto


Qualcuna è partita ma non se ne va.



Niente paura, niente paura, niente paura,


Ci pensa la vita mi han detto così


Niente paura, niente paura, niente paura


Si vede la luna perfino da qui.



A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire


Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare


A parte che i sogni passano se uno li fa passare


Alcuni li hai sempre difesi altri hai dovuto vederli finire.



Niente paura, niente paura, niente paura,


Ci pensa la vita mi han detto così


Niente paura, niente paura, niente paura,


Si vede la luna perfino da qui.



Tira sempre un vento che non cambia niente


Mentre cambia tutto sembra aria di tempesta


Senti un po' che vento forse cambia niente


Certo cambia tutto sembra aria bella fresca


A parte che i tempi stringono e tu li vorresti allargare


E intanto si allarga la nebbia e avresti potuto vivere al mare


Ed anche le stelle cadono alcune sia fuori che dentro


Per un desiderio che esprimi te ne rimangono fuori altri cento.



Niente paura, niente paura, niente paura,


Ci pensa la vita mi han detto così


Niente paura, niente paura, niente paura,


Si vede la luna perfino da qui.


Niente paura, niente paura..

martedì 27 novembre 2007

Ciao a tutti!!



alcuni di voi mi conoscono già, altri un pò meno, altri per niente, quindi mi presento.. sono Marina, ho 20 anni (quasi!) e dopo un faticoso anno di studio sono riuscita ad entrare a medicina..

è il primo blog che faccio, vediamo cosa riesco a combinare!