martedì 15 luglio 2008

Baby Can I Hold You Tonight



Sorry
Is all that you can't say
Years gone by and still
Words don't come easily
Like sorry like sorry
Forgive me
Is all that you can't say
Years gone by and still
Words don't come easily
Like forgive me forgive me
But you can say baby
Baby can I hold you tonight
Maybe if I told you the right words
At the right time you'd be mine
I love you
Is all that you can't say
Years gone by and still
Words don't come easily
Like I love you I love you

But you can say baby
Baby can I hold you tonight
Maybe if I told you the right words
At the right time you'd be mine

venerdì 11 luglio 2008

martedì 10 giugno 2008

martedì 3 giugno 2008

Di innamorarsi sono capaci tutti, e a tutti può accadere. Amare una persona è un’altra cosa. Quello l’ho dovuto imparare...
"Un posto nel mondo"Fabio Volo

venerdì 9 maggio 2008

Momenti di malinconia..

Le ingiustizie accadono. Tutti sono coinvolti in situazioni che non meritano, generalmente quando non possono difendersi. Molte volte la sconfitta bussa alla porta del guerriero.
In quei momenti, egli rimane in silenzio. Non spreca energia con le parole, perchè le parole non possono fare niente. E' meglio usare le forze per resistere e pazientare, sapendo che Qualcuno sta guardando. Qualcuno che ha visto l'ingiusta sofferenza, e non vi si rassegna.
Questo Qualcuno dà al guerriero ciò di cui ha bisogno: il tempo. Prima o poi, tutto tornerà a lavorare in suo favore.
Un guerriero della luce è saggio. Non commenta le sue sconfitte.

A volte, nel pieno di una battaglia che sembra non avere fine, il guerriero ha un'idea e vince in pochi secondi.
Allora pensa: "Perchè ho sofferto per tanto tempo, in un combattimento che avrebbe potuto risolversi con la metà dell'energia che ho sprecato?"
In verità ogni problema, una volta risolto, sembra molto semplice. La grande vittoria, che oggi appare facile, è il risultato di una serie di piccoli successi che sono passati inosservati.
Allora il guerriero capisce ciò che è accaduto, e dorme tranquillo. Invece di colpevolizzarsi per il fatto di aver impiegato tanto tempo ad arrivare, gioisce che infine è giunto alla meta.
Dal "Manuale del guerriero della luce" di Paulo Coelho

martedì 29 aprile 2008

E' da un pò tanto tempo che non aggiorno il blog, ma sono concentrata su questo maledetto esame di anatomia.. Perchè abbiamo così tanti muscoli?! Vabbè.. ora mi rilasso un pò e ascolto una canzone, che ho risentito per caso qualche giorno fa e che non riesco a togliermi dalla testa.. forse perchè mi ricorda tante cose..
Sally cammina per la strada
senza nemmeno guardare per terra
Sally è una donna che non ha più voglia
di fare la guerra
Sally ha patito troppo
Sally ha già visto che cosa ti può crollare addosso
Sally è già stata punita
per ogni sua distrazione o debolezza
per ogni candida carezza
data per non sentire l'amarezza
senti che fuori piove
senti che bel rumore.

Sally cammina per la strada sicura
senza pensare a niente
ormai guarda la gente
con aria indifferente
sono lontani quei momenti
quando uno sguardo provocava turbamenti
quando la vita era più facile
e si potevano mangiare anche le fragole
perché la vita è un brivido che vola via
è tutto un equilibrio sopra la follia
sopra la follia
senti che fuori piove
senti che bel rumore.

Ma forse Sally è proprio questo il senso
il senso del tuo vagare
forse davvero ci si deve sentire
alla fine un po' male
Forse alla fine di questa triste storia
qualcuno troverà il coraggio
per affrontare i sensi di colpa
e cancellarli da questo viaggio
per vivere davvero ogni momento
con ogni suo turbamento
e come se fosse l'ultimo.

Sally cammina per la strada leggera
ormai è sera
si accendono le luci dei lampioni
tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni
ed un pensiero le passa per la testa
forse la vita non è stata tutta persa
forse qualcosa s'è salvato
forse davvero non è stato poi tutto sbagliato
forse era giusto così, eh forse, ma forse, ma si
cosa vuoi che ti dica io senti che bel rumore.

giovedì 17 aprile 2008

Seminario I Care

Più che a un seminario sembrava di essere in una scena del film “Patch Adams” e tutti quelli che non sono venuti si sono persi un’esperienza davvero divertente e interessante!
Con la scusa di dover fare questo compitino sono andata a cercare qualche informazione in più sulla clown terapia.
Numerosi studi scientifici hanno mostrato il nesso tra difese immunitarie e gli stati d’animo;un esempio di combinazione tra biologia molecolare e neuroscienze sociali viene dai lavori di Sue Carter, del dipartimento di psichiatria dell'Università dell’Illinois, che fa notare che «gli ormoni attivi nella nascita, nell’allattamento e nel comportamento sessuale sono gli stessi che sono implicati nella formazione dei legami sociali». In particolare: ossitocina, dopamina, oppioidi endogeni, gli ormoni dello stress, ecc.. Questo vuol dire, scrive la scienziata, che la «socialità è intrinseca alle modalità di formazione del nuovo essere». Ciò ci permette di riconoscere l’importanza dello stato d'animo e della forza di volontà, se non per guarire, per affrontare nelle condizioni migliori, il cammino terapeutico. Oggi non sorprende più affermare che la risata o l’ottimismo producono in modo endogeno sostanze, con funzione curativa o coadiuvante, che altrimenti dovrebbero essere somministrate farmacologicamente. La clown terapia, particolarmente utilizzata in ambiente pediatrico ma non solo, rappresenta forse l’esempio più trasgressivo e sorprendente di tale nuovo approccio.
Ovviamente tutto ciò non può sostituire la medicina tradizionale ma può farle da complemento, visto che spesso i medici tendono a perdere il lato umano del rapporto con il paziente, ad essere distaccati e a non interessarsi al paziente se non per l’aspetto puramente medico. Un approccio troppo oggettivo non è piacevole per i pazienti, sebbene sia comprensibile per il medico che, mantenendo una certa distanza, tende a non immedesimarsi nella sofferenza di ciascun paziente. Vi è infatti un rischio per medici e operatori sociali che operano in particolari condizioni di ammalarsi a loro volta di quella sindrome che viene definita “burning-out”, cioè una depressione causata da sovraesposizione o coinvolgimento eccessivo con il dolore.Insomma un approccio relazionale che veda anche la partecipazione di altri attori (in questo caso da intendersi alla lettera), nel rispetto della centralità delle funzioni sanitarie, contribuisce a formare un ambiente più favorevole per tutti.
Insomma abbiamo bisogno sia di Patch Adams che del dottor House!




«Ridere è contagioso! Noi dobbiamo curare la persona, oltre alla malattia» (Patch Adams)